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La malattia di Lyme rimane per la maggior parte della popolazione una malattia infettiva causata dalla puntura di zecca. Purtroppo però le cose non sono così semplici e gli specialisti dichiarano che ci sono altre vie di contaminazione: trasmissione materno-fetale, contatti sessuali e trasfusioni di sangue. E il quadro clinico si aggrava con molteplici co-infezioni: batteriche, parassitarie, micotiche e virali. La malattia di Lyme è anche complessa a causa della sua sintomatologia - dolore alle articolazioni, stanchezza cronica, disturbi neurologici e comportamentali, malattie autoimmuni, infiammazione - e dei meccanismi patologici che associano intossicazioni e deficienze immunitarie. Le terapie antibiotiche e antinfiammatorie sono insoddisfacenti, soprattutto per le forme croniche, e troppo spesso il malato si ritrova isolato a causa del rifiuto da parte del corpo medico e delle persone che lo circondano. Quest'opera ha il merito di presentare la borreliosi di Lyme come una sindrome globale, una malattia ambientale, essendo l'approccio tossicologico il solo capace di spiegare tutti gli aspetti di questa patologia. Secondo la biologia moderna, la salute è il risultato di un'armonia tra interno ed esterno, fra cellule, organi e flora microbica. Il crescente avvelenamento dei terreni, dell'acqua, dell'aria, degli organismi ha provocato una intossicazione cronica che ha per conseguenza la rottura del dialogo, la confusione dei messaggi biologici, la perdita dell'armonia, così come anche il crollo delle difese immunitarie. Come molte altre malattie emergenti, la borreliosi è dunque una malattia opportunista che si sviluppa solo su un terreno debilitato. Il dottor Christophe Girardin Andreani descrive in dettaglio questi meccanismi sottili. Grazie alla nuova prospettiva che ci mostra, si aprono prospettive terapeutiche originali e naturali, basate sulla disintossicazione, la rivitalizzazione, la stimolazione delle difese immunitarie e il rafforzamento del terreno.